Boca Chica, Texas, 18 novembre 2023 – Il secondo test di volo di Starship, il razzo più potente mai costruito, è stato un successo parziale. Il veicolo spaziale è decollato con successo dalla base di SpaceX a Boca Chica, nel Texas, e ha raggiunto un’altitudine superiore ai 100 chilometri la dove comincia lo spazio. Tuttavia, la navetta è stata fatta esplodere da terra per motivi di sicurezza a causa di un problema tecnico.
Il lancio è avvenuto alle 14:02 ora italiana. Starship è stato lanciato dal Super Heavy Booster, un razzo a due stadi che fornisce la spinta iniziale al veicolo spaziale. A tre minuti dal lancio, la navetta si è separata correttamente dal booster e ha continuato la sua ascesa.
Tuttavia, a circa 100 chilometri di altitudine, Starship ha iniziato a perdere quota. I tecnici di SpaceX hanno deciso di far esplodere la navetta per motivi di sicurezza.
Nonostante l’esplosione, il test è stato considerato un successo parziale. SpaceX ha infatti raggiunto diversi obiettivi, tra cui:
- Il decollo con successo del Super Heavy Booster
- La separazione corretta di Starship dal booster
- Il raggiungimento di un’altitudine di circa 10 chilometri
SpaceX sta già lavorando per correggere i problemi tecnici che hanno causato l’esplosione di Starship. La compagnia aerospaziale prevede di effettuare altri test di volo nei prossimi mesi, in vista del primo lancio orbitale di Starship, previsto per il 2024.
L’opinione dei giornali
La maggior parte dei giornali ha riportato il lancio di Starship come un fallimento. Tuttavia, alcuni esperti hanno sottolineato che il test era stato progettato per essere principalmente funzionale al lancio e alla separazione di Starship dal booster. L’esplosione della navetta, quindi, non è stata un vero e proprio fallimento, ma piuttosto una conseguenza del fatto che la navetta era imbottita di esplosivo per motivi di sicurezza.
In conclusione, il secondo test di volo di Starship è stato un successo parziale. SpaceX ha raggiunto diversi obiettivi, ma ha anche riscontrato alcuni problemi tecnici che dovranno essere risolti prima del primo lancio orbitale.